02.RAR

02.RAR è la seconda residenza d’artista che organizziamo a Roccatederighi,

RAR oltre a essere l’acronimo del progetto è anche l’estensione di un file compresso al cui interno, decomprimendolo, possiamo trovare e scoprire tanti materiali diversi. In questa metafora di amplificazione agisce il nostro dispositivo.

Residenze d’artista a Roccatederighi dal 1 luglio al 31 agosto 2025

Eventualmente puoi anche partecipare al bando per una borsa di studio, clicca qui sotto

SULLE ROCCE

Le rocce della Rocca sono effusioni, spargimenti di magma viscoso, roccia fusa e gas, che hanno trovato una via di uscita e che si sono raffreddati, solidificati, cristallizzati. Forza dentro la terra destinata a ascendere. Un’effusione magmatica è una dimostrazione di affetto che diviene crosta terrestre. La lava in fin dei conti è fenomenologicamente liberatoria, cambiamento di stato. Liberazione di una magmatica interiorità che qui è avvenuta senza piroclastica violenza.
Guardare le rocce evoca senza appelli ere remote. Lontani processi creatori di spazio e tempo si mostrano a noi in una forma di equilibrio stabile e sacrale. Si, la pietra viva e nuda si manifesta e percepisce divina e incorruttibile.
Anche il magma in sé, nel suo caotico, ribollente e informe divenire, vive del suo proprio equilibrio permeato da una necessità: una volontà pulsionale genetica e metamorfica che lo spinge a incontrarsi con l’ambiente sovra terraneo per divenire altro, e sposandovisi per lunghissimi evi, vuole viverci a contatto, respirare l’aria.
La staticità impenetrabile della roccia evoca l’eternità, un ambito sacro in cui non esistono coordinate per la misurazione, simboli e metafore spariscono anche qualora cercassimo di attribuirgli forme figurate che concernono il nostro immaginario.

Nella profondità della roccia giacciono metalli e minerali. Per questo motivo ci sono le miniere. Camminiamo sulle rocce, mentre intorno e sotto di noi esiste invece una miniera figurata, abbondanza di sostanze che possiamo destinare alla creatività.

La roccia, infatti, è materia primordiale che risulta dalla fusione dei quattro elementi naturali, forze che formano il mondo, ed è materia da contemplare che può risvegliare l’immediatezza dell’atto creativo.
Cosa scatena questa relazione che si compie fra il soggetto e le forme e i colori della roccia se non l’immaginazione? E se così è quale è il processo che dalla materia ci può far giungere a un pensiero creativo che è immateriale in tutto e per tutto?
La mater(ia) delle rocce e il suo potere fantastico sono un ambito che cercheremo di approfondire, affiancando l’aspetto scientifico e quello poetico, in questi mesi di residenza, e a venire.

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Pensiamo alle residenze non solo come un trasferimento delle pratiche di ciascun artista in un luogo diverso da quello abituale, ma come un momento che apre al dialogo e alla riflessione che si esplica per mezzo delle diverse discipline e media che ogni artista adotta, formando una lettura dell’ambiente multidirezionale e multidisciplinare.

I giovani artisti alloggiano nella parte medievale del borgo e hanno a disposizione uno spazio per lavorare e per esporre le loro opere in progress, incontrare visitatori.

Se sei interessato a partecipare clicca sul bottone più sopra per avere tutte le informazioni.